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De Ligt: "Nella Juve imparo da Bonucci e Chiellini"

Il giovane olandese si racconta: "Le qualità mentali sono fondamentali per un difensore, mi ha aiutato iniziare da centrocampista"

TORINO – “Se mentalmente sei pronto, nessuno può fermarti. E le qualità mentali sono fondamentali per un difensore. Devi saper fare un passo indietro e capire dove puoi migliorare". Intervistato da ‘Champions Journal’, il difensore della Juventus Matthijs De Ligt dimostra una volta di più di avere una maturità calcistica ben superiore ai 20 anni della sua carta d'identità. Merito anche di un percorso che l'ha visto arretrare via via il suo raggio d'azione.

De Ligt e il passato a centrocampo

Fino ai 15 anni giocavo da trequartista, facevo gol, fornivo assist, poi all'improvviso mi hanno detto che era meglio per la mia carriera indietreggiare e fare il centrale – racconta De Ligt - all'inizio non mi piaceva, ma ora mi rendo conto che aver giocato come centrocampista mi sta ancora aiutando. Da quando è esploso il fenomeno del 'tiki-taka', tutti vogliono giocare da dietro e per farlo hai bisogno di difensori bravi tecnicamente”. Con Barry Hulshoff, ex gloria dell’Ajax scomparsa da poco, a fargli da mentore, De Ligt prova ora a carpire i segreti dei suoi compagni più esperti, in primis Van Dijk nella nazionale olandese: "E' grandioso giocare con uno dei migliori difensori al mondo - confessa - suppongo che facciamo una bella coppia. E alla Juve ho trovato Bonucci e Chiellini, difensori con tanta esperienza, dai quali cerco di imparare".
(In collaborazione con Italpress)

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