TORINO - Pandemia o non pandemia, c’è da scommetterci sul fatto che Maurizio Sarri continua nelle sue care abitudini di alzarsi al mattino e (ri)cominciare a studiare quali siano i modi migliori per fare segnare alla Juventus qualche gol in più dell’avversario. In questi mesi, s’è visto chiaramente, qualche pensata s’è malamente arenata o smarrita nel tragitto tra la fantasia e la realtà, tra certi vecchi contesti e le caratteristiche dei giocatori bianconeri. Ma altre alzate d’ingegno hanno invece dato esiti molto interessanti: germogli pronti a sbocciare in maniera ancor più sfiziosa e proficua alla ripresa dell’attività agonistica, quando mai sarà.

Tra i progetti tattici di matrice sarriana (o comunque sui quali Sarri ha puntato convintamente) spicca quello legato alla consegna della postazione di regia a Rodrigo Bentancur allorchè Miralem Pjanic non è disponibile o, semplicemente/addirittura, non è al top della condizione. Nel big match contro l’Inter s’è avuta prova lampante di come anche adottando il... Pjanic B, le cose possano funzionare. Per carità, Miralem resta il titolare della “cattedra”, ma se fino a poco tempo fa era impensabile decidere di farne a meno e relegarlo in panchina quand’anche acciaccato, beh, ora - come dimostrato - la situazione è ben diversa. Bentancur interpreta il ruolo forse con meno estro, ma ci mette ordine, velocità e puntualità (domenica scorsa: oltre al lancio per Dybala, una eccellente verticalizzazione per Douglas Costa) unite ad una vigoria nei contrasti e una prorompenza in fase di non possesso palla che nel collega sono meno marcate.

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