Ecco l'intervista di Diletta Leotta a Cristiano Ronaldo
L'intervista parte con curiosità sulla sua vita privata, a partire dal modo in cui viene chiamato: "Per me non cambia, a casa mi chiamano Ronaldo. Mia sorella, mia mamma. A scuola invece mi chiamavano Cristiano. Nel calcio mi chiamano Ronny, Cris... CR7 no, forse fuori, i tifosi mi chiamano così". A proposito di CR7, si parla di un brand globale, che opera in 200 paesi diversi. Cosa significa per lui questa responsabilità lo racconta direttamente il portoghese: "Il mio mondo è il calcio, ma per me è importante anche il mondo fuori dal calcio. Sono diventato un uomo d'affari, è normale quando inizi a creare qualcosa di diverso al di fuori, ti vedono in maniera diversa. Certamente è una cosa positiva, ma non mi importa più di tanto. A oggi la cosa più importante per me resta ancora ciò che succede sul campo. Per me esiste un solo Cristiano, non faccio differenze, perché penso di essere sempre la stessa persona, come ho detto prima sono cose distinte, ma allo stesso tempo unite. Sono un giocatore di calcio, mi piace quando le persone mi guardano e pensano 'Cristiano è questo', non mettono insieme diverse parti. Mi piace come sono".