Sarri e il sorteggio Champions con il Lione
Inutile pensare anche al Lione, invece, taglia corto Sarri sul sorteggio, anche se poi qualcosa concede: «Il Lione ora mi interessa zero, ci sono in mezzo 60 giorni, una quindicina di partite e il mercato. Probabilmente troveremo una situazione diversa da quella che potremmo valutare oggi. La grande paura era il Real Madrid, il resto andava bene, ma un ottavo di Champions è sempre difficile». Difficile, ma da superare per continuare a inseguire il grande obiettivo, anche se alla Juve il grande obiettivo è ogni partita. Una mentalità che Sarri sta apprezzando sempre più, scoprendola anche in eventi fuori dal campo come le recenti feste di Natale: «L’impressione che lasciano questi momenti è quella di una società sempre presente, forte, con una grandissima mentalità e voglia di vincere nonostante quello che ha già vinto. Una spinta grandissima a fare sempre meglio, ma non per pressione: per l’esempio, perché il presidente per primo è uno che sta sempre sul pezzo. Un esempio di abnegazione, volontà, voglia di migliorarsi sempre e quando ci vivi dentro lo trasmette».