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Calci piazzati, Juve sotto torchio: lo studio tattico

Sarri non ha digerito i troppi gol presi da palla inattiva e prepara un lavoro intensivo

Si lavora, non si cambia

Atteggiamenti sbagliati su cui il tecnico bianconero lavorerà con grande insistenza da subito. Non che non lo abbia fatto finora, ma evidentemente è necessario un surplus di esercitazioni e di richiami alla massima attenzione e alla massima reattività. I giocatori bianconeri, e De Ligt all’Ajax, in certe situazioni erano abituati a marcare a uomo e che servisse un po’ di tempo per adattarsi era preventivabile. Ora però è il momento di svoltare. Non è il momento, invece, di cambiare. «Il luogo comune - ha detto Sarri parlando delle difficoltà di mercoledì - è passare a uomo, ma se siamo passivi lo siamo anche a uomo». E ha sottolineato un aspetto regolamentare che lo rafforza nella sua convinzione: «Con quello che sto vedendo nelle revisioni al Var, marcare a uomo diventa anche pericoloso perché i contatti sono inevitabili». Già, perché se la marcatura a zona consente ai saltatori di prendere slancio con minor disturbo, il controllo dell’avversario senza ricorrere ad alcun contatto (mentre magari chi attacca si aiuta perché rischia meno) è piuttosto complicato. Non si tratta di sistema giusto o sbagliato. Si tratta di interpretare bene quello che si adotta: cosa che la Juventus deve iniziare a fare al più presto.

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