TORINO - Sapeva che avrebbe ricevuto amore. Mai, però, avrebbe immaginato di riceverne in dosi così massicce. E invece Gonzalo Higuain, già dal 10 luglio, ha iniziato a collezionare consensi e affetto da parte dei tifosi. Giorno dopo giorno. Si presentò in quella data al J Medical, per sostenere le consuete visite pre-ritiro. Da un anno circa non si era più visto a Torino, eppure sembrava che non se ne fosse mai andato. Che non avesse vissuto prima l'infelice parentesi col Milan, poi l'esilio agrodolce al Chelsea. Ma quel giorno il Pipita ha capito, più che in qualsiasi altro momento, di voler restare. Di voler riconquistare la Juventus a tutti i costi. Troppo grandi, infatti, erano le motivazioni per scrivere un nuovo capitolo del romanzo bianconero. Prima fra tutte, la voglia di iniziare l'annata agli ordini di Maurizio Sarri, il tecnico che più è riuscito a valorizzarlo in carriera. Poi, l'intenzione di vestire nuovamente una maglia che Gonzalo ha sentito sua pure più di quelle del River Plate e del Napoli. E, in terza istanza, la fame di volersi riprendere una Juventus che di fatto intendeva sacrificarlo sull'altare del bilancio.

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