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Cobolli Gigli: "Sarri e quel dito medio ai tifosi della Juve. Non ha classe"

L'ex presidente bianconero ricorda il brutto gesto dell'ex allenatore del Napoli: "È uno che quando gli rode non sa comunicare, butta il cappello a terra e bestemmia. L'Avvocato Agnelli non avrebbe mai optato per lui"

TORINO - Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, ha commentato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli l'eventuale approdo di Maurizio Sarri sulla panchina dei bianconeri: "Da tifoso dico no, da dirigente forse direi di sì. Sarri è uno che non ha classe, a prescindere dalla tuta o meno. E quel dito medio che mostrò ai tifosi della Juve se lo metta in un altro posto. Sono convinto che l'avvocato Agnelli non avrebbe mai optato per uno come lui".

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Il riferimento al gesto di Sarri: era il 22 aprile 2018

Prima della sfida tra Juventus e Napoli del 22 aprile 2018 Sarri mostrò il dito medio ad alcuni tifosi bianconeri. L'ex tecnico della società partenopea si è sempre difeso dicendo: "Non si trattava di tifosi, con alcuni di loro scherzammo addirittura in albergo. Il gesto era riferito ad un gruppo di persone che hanno sputato contro il nostro pullman e ci hanno insultati in quanto napoletani". Quel dito medio, però, Giovanni Cobolli Gigli non lo ha mai dimenticato: "Quel dito se lo rimettesse in un altro posto. Sono convinto che Sarri sia una grande tecnico, ma dal punto di vista comunicativo non ha grandi doti. Quando gli rode non sa comunicare, butta il cappello a terra, bestemmia. Può allenare in tuta o come vuole, ma in panchina ma ci vuole classe".

Maurizio Sarri e la Juventus, problemi di comunicazione

Cobolli Gigli prosegue nella sua intervista: "Sono convinto che tutto sia cominciato con Ronaldo. Quando è arrivato la Juve non è riuscita a fare il gioco che lui pretendeva. Ora la società, nella persona di Paratici e Nedved, sta cercando un allenatore che possa sfruttare al meglio le sue capacità, prendendo delle decisioni di compromesso. L'unico comunicatore all'interno del club è Agnelli, l'unico che sa parlare. Nedved una settimana dice 'Allegri resta al 100%', la settimana dopo dice 'non lo so, vediamo'. Lui è un vice presidente che sa di calcio e capisce di calcio ma non sa comunicare. Marotta era uno capace a comunicare. La comunicazione nella Juve, da quando non c'è più l'Avvocato, è un gran problema".

Sarri, Cristiano Ronaldo e la Champions League

L'ex presidente bianconero parla anche della possibilità che Sarri porti la Juventus a vincere la Champions League: "Se dovessi andare a vedere qualcuno che porti alla Juve la Champions League, anche per ripianare 50 milioni di perdite e 380 milioni di debiti, come dirigente, dovrei sfruttare al massimo l'investimento fatto per Cristiano Ronaldo. Allora cercherei di dargli, sempre che Sarri lo sia, un allenatore che possa andar bene al giocatore. Questa è la differenza tra il tifoso e il dirigente. L'avvocato Agnelli credo che avrebbe preferito qualcun altro al posto di Sarri."

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