2. LA GESTIONE DI RONALDO - Cristiano Ronaldo è il giocatore più forte e professionale del mondo, ma ha anche un suo modo di concepirsi come atleta diverso da tutti gli altri e un ego misurabile in chilometri quadrati. Tutti gli allenatori vorrebbero averlo in squadra, ma poi devono saperlo gestire, che significa assecondarlo fin dove si può (ovvero fino a dove non si offende la professionalità dei compagni) e tenere le briglie quando si deve, senza tuttavia offenderlo. Un gioco di equilibri psicologici nel quale Allegri ha saputo muoversi con disinvoltura, senza mai dare l’impressione che CR7 potesse fare quasi sempre quello che voleva, ma nello stesso tempo facendolo sentire a suo agio dal giorno zero.
FOTO La stampa estera ai piedi del re