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Chiellini e Barzagli, i due degli otto Scudetti di fila

Nella rosa della Juventus, ci sono solamente due calciatori che hanno vissuto in toto lo storico ciclo del club: condividono la regione di provenienza ed il ruolo in campo e sono il cuore pulsante dello spogliatoio 


MAI DARLI PER MORTI – Con quattro Scudetti in cascina e raggiunta l’agognata “dimensione europea”, anche Allegri giudica, un anno dopo Conte, concluso “il ciclo”, affrontando in prima linea con la dirigenza il profondo restyling della rosa. Chiellini e Barzagli, al pari di Buffon, Bonucci, Lichtsteiner e Marchisio, non si muovono: sono sempre più lo zoccolo duro incaricato di trasmettere juventinità ai nuovi, compresi Alex Sandro e il giovane Rugani che vanno ad ingrassare il pacchetto arretrato con un curriculum niente male. Con loro arrivano Dybala, Lemina, Neto e Zaza, più le “vecchie volpi” dal pedigree internazionale Mandzukic, Khedira e Cuadrado. I nuovi, però, ad eccezione della Supercoppa vinta ad agosto 2-0 contro la Lazio, al momento di assorbire i dettami dei senatori bianconeri, votati solo ed esclusivamente alla vittoria, hanno una crisi di rigetto. Il 28 ottobre la Juventus perde 1-0 a Sassuolo con una punizione di Sansone, è il quarto stop (più 3 pareggi) in appena 10 partite di campionato e la vetta è distante 11 punti (la retrocessione appena 6). Negli spogliatoi, Allegri ha la saggezza di lasciare la parola “agli allenatori in campo”: Gigi, Chiello e Barza urlano, sgridano, incitano, correggono, motivano, in sostanza trasformano una squadra allo sbando in una macchina da guerra. Di lì in avanti, 15 vittorie consecutive in campionato, 25 su 26, il record d’imbattibilità regalato a Buffon (974’ senza subire reti), il tutto a completare una rimonta epica che vale il pokerissimo, il secondo quinquennio della storia bianconera, il terzo della nostrana Serie A (quello del Torino, però, non avvenne in maniera continuativa, spezzato dallo scontro bellico). Noie muscolari lasciano ai box “King Kong” per la Supercoppa e, più in particolare, il polpaccio lo priva della possibilità di guidare la retroguardia nel maledetto quarto di Champions compromesso da Evra contro il Bayern Monaco, ma lo tiene fuori anche nello scontro diretto vinto 1-0 contro il Napoli. Risparmia invece Barzagli per praticamente tutta la stagione, forse l’ultima a grandissimi livelli.

Numeri e successi:

Andrea Barzagli: 42 presenze, 1 gol, 1 assist, 3 ammonizioni

Giorgio Chiellini: 34 presenze, 1 gol, 1 assist, 7 ammonizioni, 1 espulsione

Stagione: Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa

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