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Juve, formazione verso la Champions: difesa a tre, dubbi e controindicazioni

Prima con l’Atletico, ora col Genoa. Ma in ottica Ajax è consigliabile la retroguardia a quattro

OCCHIO ALLE FASCE - Se c’è una certezza riguardo alla doppia sfida tra Juventus e Ajax, è che il club di Amsterdam avrà un atteggiamento ben diverso da quello di Simeone. Cercherà di imporre il proprio gioco e, quand’anche la Juventus dovesse schiacciarlo, proverà a ripartire con diversi uomini, sfruttando le fasce con Ziyech e Neres. La presenza costante di due giocatori offensivi sulle corsie obbligherebbe i bianconeri a scalare quasi di continuo in caso di difesa a tre, con il rischio che prima o poi il tempismo non sia perfetto. Con l’Atletico tutto ha funzionato alla perfezione, ma la squadra di Simeone lasciava i soli Griezmann e Morata in avanti, spesso in posizione centrale e facili prede dell’aggressività dei centrali bianconeri. Nel finale, quando il Cholo ha inserito Vitolo per Arias giocando con due esterni alti, Allegri è passato alla difesa a quattro allargando Emre Can a destra e spostando Cancelo a sinistra. E la difesa a quattro sarà probabilmente la scelta iniziale contro l’Ajax, come due stagioni fa lo fu contro il Barcellona che giocava con due esterni offensivi (Messi e Neymar), mentre contro il Monaco che aveva due punte (Falcao e Mbappé) la Juventus utilizzò quella a tre.

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