TORINO - L’importanza di avere Mario Mandzukic in squadra: se Massimiliano Allegri volesse scrivere un libro sulla sua carriera di allenatore un capitolo potrebbe intitolarlo così. Non si scopre adesso quanto l’attaccante croato sia indispensabile nel gioco della Juventus, ma se n’è avuta l’ennesima conferma ieri dalla parole del tecnico che, stasera contro il Parma all’Allianz Stadium, ritroverà il suo pupillo. A 23 giorni dall’infortunio (lesione al flessore della coscia sinistra) Super Mario torna titolare al centro dell’attacco per la gioia non soltanto di Allegri, ma pure di Cristiano Ronaldo e di Paulo Dybala, che possono beneficiare della sua presenza in termini di assist e di sfondamento delle difese avversarie. «Quando non hai Mandzukic ti manca il centravanti che occupa l’area. Normale che se davanti c’è Mandzukic, Dybala ha più occasioni di andare al gol. Senza l’uomo che gioca laggiù, abbiamo più difficoltà» sentenzia l’allenatore livornese. E la riprova arriva dalle ultime uscite della Juventus dove l’assenza del croato si è fatta sentire perché Mandzukic gioca un ruolo fondamentale grazie alla sua capacità di muoversi su tutto il fronte d’attacco, allo spirito di sacrificio e all’abilità nel dialogare con i compagni.
INDISPENSABILE - E dire che a ogni estate Mandzukic sembra sul punto di vedere il proprio ruolo ridimensionato dai nuovi arrivi. Invece, con una capacità camaleontica di trasformarsi e cambiare posizione, resta sempre in auge, vero perno dell’attacco bianconero. (...)
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