BOLOGNA - Tanto per cambiare, anche ieri Aaron Ramsey s'è goduto l'esibizione dell'Arsenal (ancora suo, fino a prova contraria) dalla panchina. Poi è entrato, perché il derby londinese contro il West Ham si stava mettendo male e i Gunners erano sotto nel punteggio, ma la rimonta non si è concretizzata. E il ragazzo, 28 anni e tanta voglia di spiccare il volo altrove, ha lasciato l'Olympic Stadium con il volto triste. Il nazionale gallese non romperà i rapporti con il proprio datore di lavoro a stretto giro di posta, anche se la tentazione contraria sarebbe comprensibile: Unai Emery non lo vede e mentre mette giù formazioni un po' così subisce una sconfitta imprevista contro gli Hammers (il Chelsea, intanto, scappa via nella corsa al quarto posto dal profumo di Champions). Come dire: senza Ramsey, l'Arsenal fatica a decollare. La Juventus osserva: sa bene, il responsabile dell'area sport Fabio Paratici, che l'ipotesi secondo cui il centrocampista lasci Londra cinque mesi e mezzo prima della scadenza naturale del contratto è ai confini della realtà. Però oltre Manica le voci impazzano e le indiscrezioni s'accumulano: l'ultima - che raccoglie sempre più conferme - segnala il giocatore alle prese con visite mediche imminenti, in programma a Londra. I media inglesi sguazzano sull'argomento, a Torino sperano in un colpaccio anticipato.

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