LA DIFESA - «Se è meglio a tre oppure a quattro? Bisogna trovare una certa continuità difensiva, finora non siamo mai stati due partite senza subire gol. Abbiamo subito cinque gol in campionato, non è successo solo contro Lazio e Bologna. Il nostro obiettivo è lavorare su noi stessi, mettersi i paraocchi come i cavalli e andare avanti senza guardare chi ci sta intorno».
I RISCHI DI UDINE - «Anche l'anno scorso fu difficile: vincemmo 6-2, la squadra fu in controllo della partita malgrado un'espulsione, anche se fu una gara strana. E negli anni precedenti è stata spesso una trasferta difficile: l'Udinese è una squadra ben organizzata, gioca molto sulle ripartenze, ha giocatori veloci e fisici. Eppoi viene da due sconfitte e noi da nove vittorie: e noi dovremo alzare il tiro tirando fuori soprattutto le energie che abbiamo a livello mentale, altrimenti pagheremo dazio. Ma domani non bisogna farlo, perché poi bisogna continuare a vincere, e poi farlo ancora dopo la sosta. Contro l'Udinese sarà uno spartiacque importante per chiudere la serie e mantenere immutato il vantaggio rispetto alle altre squadre. Bisogna dare un altro segnale, perché poi manca ancora tanto alla fine».