TORINO - A piccoli passi, ma decisi, la Juventus sta ponendo le basi per un ricambio generazionale. In estate - è vero - sono arrivati ultratrentenni come Cristiano Ronaldo e Leonardo Bonucci, e qualcuno ha sollevato dubbi soprattutto sul difensore, visto che il ritorno ha comportato la cessione di Mattia Caldara, 24 anni, al Milan. Ma è puro esercizio di stile guardare all’età di chi viene considerato uno dei giocatori più forti al mondo (CR7) mentre quella del centrale è stata un’operazione con vista Champions. Anche perché il mercato ha offerto ingressi di altri due 1994 come Emre Can e João Cancelo. Due elementi non soltanto giovani ma, soprattutto, in possesso del necessario pacchetto di partite che li rende già spendibili nell’immediato. Come un “riacquisto” è quello di Federico Bernardeschi, a lungo messo fuori causa dall’infortunio al ginocchio.

IN DIFESA - Una strategia che la Juventus intende portare avanti la prossima stagione, con l’obiettivo di aggiudicarsi elementi giovani e di talento. Soprattutto pronti all’uso su tutti i fronti. Come Federico Chiesa, per l’appunto, uno che a vent’anni sta bruciando le tappe e che promette di diventare uno dei giocatori italiani più importanti nel futuro, anche immediato. E nella Fiorentina i dirigenti bianconeri tengono da tempo sott’occhio Nikola Milenkovic, serbo, vent’anni come Chiesa, di cui è più anziano per un paio di settimane (è nato il 12 ottobre, l’attaccante il 25). Difensore centrale possente nel fisico e deciso nel carattere. Uno che non ha paura ad assumersi le proprie responsabilità e che, a giugno, era titolare al Mondiale russo.

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