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Buffon: «Sabato l'ultima partita con la Juventus. Il futuro? Ho proposte stimolanti»

L'annuncio del portiere bianconero, al fianco del presidente Agnelli durante la conferenza stampa all'Allianz Stadium

FUTURO DA DIRIGENTE - «Il fatto che la Juve rappresenti una famiglia è sotto gli occhi di tutti. Io posso solo sentire l'onore di essere stato percepito come uno della famiglia in questi anni. E in questi giorni e nelle ultime ore Andrea me l'ha fatto sentire con tanta forza. Ma devo anche dire una cosa: la Juventus è una società che programma il futuro e il suo futuro è come il presente e il passato: è un futuro vincente. Se un giorno sarò considerato un elemento sul quale fare affidamento perché potrò spendermi per dare qualcosa alla causa, per me la Juve avrà la precedenza su tutto. Ma non deve essere un'imposizione o qualcosa che devo sentire di diritto. La Juventus mi ha dato talmente tanto che un qualcosa in più sarebbe un ulteriore gesto di generosità che avrebbe nei miei confronti. Febbraio e marzo sono stati mesi complicatissimi, l'elaborazione del lutto per il fatto di smettere di giocare è un qualcosa che ti appesantisce e ti tocca dentro. Ma da aprile sono tornato di nuovo leggero, fiducioso e felice come nei giorni migliori. Ho pensato anche col presidente che se dovessi smettere di giocare, magari sei mesi sabbatici non mi farebbero male, pure per far decantare il tutto e poter ripristinare una situazione sentimentale normale che ora è presa un po' d'assalto da tutto ciò che sta accadendo».

GIGI E L'INGHILTERRA - «Il richiamo della Premier? Ho ricevuto qualche proposta molto interessante, la prossima settimana a bocce ferme e in una situazione emotiva tranquilla deciderò il meglio per me. Dirlo ora non ha senso. Ha senso il fatto che se decidessi di continuare vorrebbe dire che avrei l'ambizione di lottare ancora per grandi traguardi: è l'unico modo in cui concepisco lo sport, ed è probabilmente anche il mio limite».

DA GIGI A “TEK” - «L'eredità più grande che lascio a Szczesny? “Tek” è un ragazzo davvero intelligente, a parte l'aspetto tecnico sin dal primo momento era incuriosito dal modo in cui si sta nello spogliatoio della Juve. Ma ha avuto tanti altri esempi belli da cui attingere esperienza, come quelli di Giorgio, Marchisio, Barzagli, Khedira, Lichtsteiner, tutti quelli che hanno fatto la fortuna della Juve in questi anni».

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