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Real-Juventus, Buffon non si pente: «Ridirei tutto»

Il portiere è tornato sul rigore concesso agli spagnoli da Oliver e sull'infuocato post partita: «Ho usato toni forti per difendere il gruppo ma, lo ripeto, quel rigore non andava fischiato. L'arbitro? Un ragazzo sfortunato, nessun rancore»

TORINO - L'espulsione per proteste dopo il rigore costato l'eliminazione dalla Champions League al 93' della sfida del Bernabeu contro il Real e le dichiarazioni a caldo hanno fatto rumore. Buffon è stato criticato e difeso, ma ora ci pensa lui stesso a chiarire cosa ha sentito e pensato in quei momenti. «Io non devo rimediare perché io sono un essere umano che mette passione, sentimenti e arrabbiature - ha detto il 40enne portiere e capitano bianconero a Nicolò De Devitiis, a cui ha rilasciato un'intervista esclusiva per "le Iene" che andrà in onda domenica 15 aprile in prima serata su Italia 1 -. Trovo modi di parlare, giusti o sbagliati che siano, alcune volte eccessivi… ma sono questo, sono Gigi Buffon. L’altra sera era finita la partita da un’ora e mezza, di conseguenza quello che uno esterna sono sentimenti, sono pensieri forti, per certi aspetti ineducati, ma sono i sentimenti di un uomo che non si trincera dietro a un velo di ipocrisia e butta fuori quello che le viscere gli dicono e punto, chiuso».

Andiamo a scoprire le dichiarazioni di Buffon...

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