Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Volley

Tuttosport

LIVE

Juventus, una plusvalenza all'anno per restare nella top 10 d'Europa

www.imagephotoagency.it
L'analisi della banca d'investimento Imi: bisogna vendere ogni anno un campione per mantnere i ricavi degli ultimi due anni

DOPPIA VELOCITÀ
Il report ha evidenziato che dal 2010 a al 2017 la Juventus ha avuto un tasso di crescita annuale dei ricavi (al netto delle plusvalenze) del 17,8%: il balzo in avanti ha consentito di diminuire il gap con le big d’Europa ma non è bastato per avvicinarle in quanto i top club continuano a correre a velocità superiori. Per tenere il loro passo e quindi garantire il potenziale di spesa, gli analisti della Banca Imi sottolineano come i ricavi dalle plusvalenze dovranno essere in linea con i dati del 2016-2017 e del 2017-2018, in cui la Juventus ha incassato rispettivamente 100 e 90 milioni di euro netti dal player trading. Contraddicendo il concetto precedente, il report specifica inoltre che l’incasso dalle cessioni di giocatori non dovrebbe essere reinvestito sul mercato per mantenere il rapporto debito/EBITDA inferiore a 3. Prima di tutto chiariamo il significato dell’indice: il rapporto Indebitamento Netto/Margine Operativo Lordo misura la capacità dell’azienda di far fronte ai propri impegni debitori ricorrendo al reddito generato dalla sola gestione operativa. In questo caso, inferiore a tre indica il numero di anni necessari all’azienda per ripagare l’intero debito sulla base del proprio margine operativo lordo. Discorsi da economisti, che mal si sposano però con le esigenze di un club calcistico che deve poter contare su un “gruzzolo” per portare a casa i campioni e continuare a essere competitiva.

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi