TORINO - Se l’era immaginata in un certo modo, la partita, e forse il fatto che il collega Gasperini avesse spiazzato tutti presentando una formazione zeppa di giovani e debuttanti (come l’ottimo Melegoni) gli aveva strappato un sorriso in più. Da oggi, però, Massimiliano Allegri si sintonizzerà sulle frequenze della Coppa Italia con uno spirito diverso. Nulla di “preoccupante”, perché la sua maniera lieve di masticare calcio non cambierà, ma con la consapevolezza del fatto che mercoledì per il ritorno delle semifinali l’avversario avrà una statura molto diversa: con tutto il rispetto per i baby atalantini e al netto delle intenzioni del tecnico nerazzurro che - nevicata o meno - aveva già stabilito di giocarsi il tutto per tutto in Coppa fra due giorni. Fatta la premessa, le opzioni in mano ad Allegri non cambiano granché: l’unico infortunato che potrebbe avere una chance di recuperare per la convocazione è Gonzalo Higuain. Non poco, anche se la portata del personaggio non garantisce sulla certezza che l’argentino recuperi in tempo. Il trauma distorsivo-contusivo alla caviglia sinistra “regalo” del derby non è stato smaltito completamente se è vero che ieri il Pipita non figurava neppure in panca. 

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