TORINO - C'è un Liverpool con Emre Can e uno senza, e se il tedesco non si muoverà fino a giugno da Anfield le ragioni sono tutte sintetizzate nella sfida di ieri sera. Dopo 79' minuti con lui in campo, capace di tenere in piedi la baracca difensiva e fare al contempo da catapulta guardando le spalle ad un attacco micidiale (che va sul 4-1), la versione con Milner al suo posto è da museo degli orrori. Due gol in 13' e 4-4 solo sfiorato dal Manchester City. Quando manca il puntello centrale l'organizzazione geometrica di Klopp si infrange.

 

What a performance! Thank you for the incredible atmosphere #liverpool #ynwa #EC23

Un post condiviso da Emre Can (@ec2323) in data: Gen 14, 2018 at 1:49 PST

La Juve segue interessata e pregusta un colpo gustoso, vedendo il 24enne centrocampista tedesco interpretare con personalità ruoli centrali che necessitano di personalità da vendere. Schierato mediano basso nel 4-3-3 contro il Manchester City, Emre Can è stato protagonista assoluto. Su un piano squisitamente tattico: il protagonista centrale. La difesa di Klopp è finita nel mirino, e quando questo accade la mediana non è immune da colpe. Ma come detto c’è stato uno spartiacque nella gara ed è stato proprio il promesso sposo juventino. Il suo score parla di 31 passaggi, con una positività dell’89%. La finezza è sul piano difensivo: 6 contrasti vinti ovvero il 75% dei totali (notevole) e 3 intercetti, segno di senso della posizione, non facili in quella zona di campo. Ma soprattutto grande pulizia negli interventi, ovvero: zero falli. Il Can visto ieri sera è un giocatore che ad Allegri, per la Juventus, servirebbe tantissimo. Incontrista puro, dalle geometrie essenziali, non rischia nulla: chiude e fa ripartire, meglio se per vie orizzontali e senza troppi fronzoli.