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Juventus, orgoglio Benatia: «Marocco ai Mondiali grande impresa. Ora testa alla Samp»

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Il difensore, capitano della sua Nazionale, cerca di trasmettere ai compagni la sua carica dopo la qualificazione a Russia 2018: «A Marassi gara difficile ma da vincere a tutti i costi»

 TORINO - Lacrime per la fine del suo sogno, quello di essere il primo calciatore della storia a disputare il sesto mondiale, gioia e sorrisi per un compagno come Mehdi Benatia che il sogno di volare a Russia 2018 l'ha invece coronato con la sua Nazionale. Anche questo significa essere un capitano, come riconosce lo stesso difensore bianconero: «Quando sono tornato dal Mondiale conquistato dal Marocco, Gigi Buffon era molto felice per me: mi ha fatto molto piacere, so che ha passato un momento molto difficile - ha rivelato Benatia ai microfoni di Sky -. Anche io sono rimasto molto deluso per l'esclusione dell'Italia e per Gigi. Qui alla Juventus si sente che facciamo parte di una famiglia, mi hanno scritto tutti, anche la società».

TESTA A MARASSI - Una famiglia in cui chi può aiuta chi è in difficoltà e della carica di Benatia, che ha segnato anche un gol nella decisiva sfida contro la Costa d'Avorio, la Juve avrà bisogno domenica a Marassi contro una lanciatissima Sampdoria«La qualificazione a Russia 2018 è stata il momento più bello della mia carriera. Ho vinto sia con il Bayern che con la Juve, ma riuscire da capitano a centrare la qualificazione dopo tanto tempo e fare felice il mio paese è stato davvero bello. Ora però la testa è alla Samp, che sta facendo un buon campionato ed è una bella squadra. Hanno una grande coppia di attaccanti: per Quagliarella parla la carriera, ha segnato ovunque è stato, e Zapata è un bel giocatore: grosso, veloce, che fa la differenza. Noi però dobbiamo cercare di prendere i tre punti a tutti i costi. Andiamo incontro a un ciclo di partite che può dire molto, da affrontare con lucidità e calma, sapendo che giocando al nostro livello possiamo fare grandi cose».

ASPETTANDO MESSI - Archiviata la trasferta di Marassi si tornerà poi a respirare l'aria della Champions League e in un match di quelli che ogni calciatore vorrebbe giocare, perché all'Allianz Stadium arriverà il Barcellona di Messi«Avremo il pubblico dalla nostra e in Champions non è poco. Dobbiamo cercare di vincere per cercare di terminare primi nel gruppo, ma prima pensiamo alla Samp. La Champions un ossessione per la Juve? Lo è per tutti le grandi squadre. La Juve ha giocato due finali in tre anni e non è poco. Vogliamo vincerla, come tutti, ma non siamo soli. Certo, se potessimo fare questo regalo al nostro capitano...».

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