Quando Paulo Dybala è arrivato a Vinovo giovedì non dormiva da quasi 48 ore: devastato dal viaggio di ritorno da Quito e dal periodo passato in altura con la nazionale argentina. Allegri lo ha visto, si è reso conto e lo ha mandato a casa a riposare. Non è bastato però, perché sabato il numero dieci della Juventus non era ancora in condizione. Ecco il perché dei pochi minuti a disposizione, duranti i quali Dybala ha avuto comunque modo di prendere un palo clamoroso e, all’ultimo minuto, sbagliare un rigore. Non stava bene, dopo stava peggio: distrutto dal secondo errore dal dischetto consecutivo, dopo quello di Bergamo. Non è un momento felice, ma l’operazione ripartenza è già scattata. L’errore dal dischetto è stato sicuramente figlio di quello di Bergamo che ha condizionato la sicurezza di Dybala.

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