Aveva qualche rito prima del debutto?
«Più che guardare video e stare a calciare delle ore in porta, parlavo con i compagni: dicevo loro come e quando servirmi. E poi scommettevamo. Del tipo: se mi fai due assist alla prima di campionato poi ti pago una cena. Con le classifiche marcatori vinte con Fiorentina, Verona e Bayern ho speso una fortuna tra cene offerte e rolex regalati».
A bruciapelo: un nome per il fantacalcio?
«Pavoletti».