TORINO - L’aveva sognata, desiderata, cercata: ora è finalmente arrivato di nuovo il momento. Alex Sandro è riuscito a riconquistare la tanto amata maglia verdeoro, dopo più di un anno dall’ultima convocazione e a cinque dall’ultima partita giocata con la Seleçao: vista la stagione strepitosa dell’esterno della Juventus, il ct Tite ha deciso di accordargli fiducia e lo ha chiamato per le amichevoli contro Argentina e Australia del 9 e 13 giugno. Sono solo dei test, ma è chiaro come sia un’occasione che Alex Sandro cercherà di non farsi sfuggire. Il desiderio di andare ai Mondiali del 2018 rappresentando il Brasile lo ha spinto a superare i suoi limiti, mettendo in campo prestazioni che fanno sentire la sua mancanza quando Massimiliano Allegri decide di non schierarlo per farlo riposare.

La concorrenza nella Seleçao è alta, e al bianconero è spesso stato preferito il madridista Marcelo. Questa volta però le parti sono invertite e forse il motivo lo spiega proprio il ct, che con queste convocazioni ha voluto sparigliare un po’ le carte per sperimentare nuove soluzioni: «Stiamo compiendo dei passi utili per la costruzione della squadra - ha spiegato Tite - Vogliamo creare un gruppo sempre più forte, vogliamo atleti di alto livello». Non deve stupire però l’assenza dalla lista dei convocati di Dani Alves o Neymar, solo per citarne un paio: anzi, Alex Sandro è l’unico calciatore impegnato nella finale di Champions League del 3 giugno che Tite ha deciso di chiamare.

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