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Caldara: «Juventus? Non ci penso, devo crescere ancora»

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Il difensore dell'Atalanta: «Gasperini ci ha inculcato la voglia di non accontentarci mai»

BERGAMO - "La Juventus? Non ci penso, devo rimanere qui e lavorare per crescere ancora". Mattia Caldara, una delle rivelazioni dell'Atalanta di Gasperini, smentisce un suo approdo anticipato nella società che l'ha rilevato a gennaio lasciandolo in prestito a Bergamo fino al giugno 2018: "Qui abbiamo un obiettivo, Gasperini ci ha inculcato da tempo la voglia di non accontentarci mai e io devo anche meritarmi la convocazione all'Europeo Under 21", spiega il difensore bergamasco, che ha dovuto saltare gli impegni con gli azzurrini per le noie ai flessori ora smaltite.

C'è l'esordio nella Nazionale senior dei compagni Spinazzola e Petagna, più l'ex atalantino Gagliardini, da commentare: "Ci sono arrivati grazie al lavoro ed ai sacrifici, è il coronamento dei sogni di tutti i bambini che giocano a calcio". Una parola sul suo probabile erede in nerazzurro: "Bastoni è già meglio di me alla sua età, io a 18 anni non ero sicuro che avrei fatto il calciatore, invece lui è completo e più forte di me quasi in tutto". Domenica il rendez-vous con il Genoa di Pinilla, un fresco ex di turno: "Sarà una strana sensazione, è difficile anticipare le sue rovesciate che sfidano le leggi della gravità - chiude Caldara - Incontriamo una squadra che ha cambiato allenatore da poco e sarà motivata a fare bene".

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