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Il fratello di Pogba: «Nel 2012 gli dissi di andarsene dal Manchester United»

EPA
Mathias ha raccontato il motivo che spinse Paul a lasciare l'Inghilterra per la Juventus: «Non giocava: sarebbe finito come Cleverley e Welbeck»

TORINO - Ha lasciato il Manchester United nel 2012 a parametro zero, per poi tornarvi 4 anni più tardi per una cifra record: la strana parabola di Paul Pogba è tornata a far discutere alla luce di alcune dichiarazioni del fratello Mathias a "De Telegraaf": «Nel 2012 ho detto a Paul che doveva andarsene dallo United per il bene della sua carriera. Potete chiederlo anche a lui: quando Ferguson e Evra vennero a casa sua per convincerlo a restare c'eravamo anch'io e nostra madre. Paul stava giocando con le riserve, o occasionalmente 20 minuti con la prima squadra».

Mathias ha portato anche due esempi recenti in casa dei Red Devils: «Gli ho detto che con le abilità che aveva non avrebbe dovuto lasciare che lo mandassero in prestito, come stava avvenendo con altri giovani di talento come Tom Cleverley e Danny Welbeck. Gli ho detto: "Devi andartene, a prescindere da quanto tu possa amare Manchester o il club. Se poi continuerai a metterti in mostra sul campo vedrai che torneranno ad apprezzarti come dovrebbero". Lasciò lo United e guardate com'è andata...». Per riportare in Inghilterra Pogba il Manchester United la scorsa estate ha dovuto versare alla Juventus 105 milioni di euro, diventando il calciatore più costoso nella storia del calcio.

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