TORINO - Per l’ennesima volta non dovrebbe partire dall’inizio, ma le sue qualità sono fuori discussione. Allegri lo sa bene e lo ha sottolineato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Coppa Italia contro il Milan: «Pjaca è un predestinato». Lo scarso minutaggio - dovuto all’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per ben tre mesi – non è assolutamente un problema. I tifosi lo amano e lui ama la Juve. Lo Stadium gli ha tributato la standing ovation quando ha preso il posto di Dybala nel 3-2 all’Atalanta e il croato ha ricambiato postando su Twitter il video del momento dell’ingresso. Lo si è visto poco, è vero. Ma quando chiamato in causa ha sempre fatto il suo: velocità, tecnica e dribbling. Imprevedibile e giovane, 22 anni da compiere e un universo da esplorare. Gli spezzoni delle partite giocate in Francia con la maglia a scacchi ne hanno testimoniato il valore attuale e le potenzialità future, convincendo la Juve a farlo diventare ufficialmente un suo giocatore lo scorso 21 luglio. E pensare che il giorno precedente aveva dato l’addio alla Dinamo con una doppietta e un assist in occasione dei preliminari di Champions. Nessuna fretta, però. Il 2017 appena iniziato potrebbe essere l’anno di uno dei pochi in grado di fare la differenza nel breve tempo.
Allegri loda Pjaca: «È un predestinato»
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I MINUTI GIOCATI
Serie A
27 agosto 2016, Lazio-Juventus: 2’
10 settembre 2016, Juventus-Sassuolo: 3’
18 settembre 2016, Inter-Juventus: 10’
21 settembre 2016, Juventus-Cagliari: 18’
2 ottobre 2016, Empoli-Juventus: 17’
15 gennaio 2017, Fiorentina-Juventus: 29’
22 gennaio 2017, Juventus-Lazio 3’
Champions League
14 settembre 2016, Juventus-Siviglia: 4’
27 settembre 2016, Dinamo Zagabria-Juventus: 22’
Coppa Italia
11 gennaio 2017, Juventus-Atalanta: 28’