TORINO - «Con Gonzalo condividiamo molto tempo insieme e il rapporto che abbiamo in campo è quello che abbiamo anche fuori. Siamo argentini, vicini di casa e grandi amici». Paulo Dybala si racconta ai più piccoli, rispondendo alle tante domande dei bimbi bianconeri. «Abbiamo un bel gruppo, siamo tutti allegri. Cosa mi piacerebbe fare? Migliorare con il destro, non sono tanto capace come con il sinistro. E aumentare la forza fisica con il lavoro in palestra». La Joya svela i propri idoli che hanno vestito la maglia della Juventus: «Uno era Del Piero, l’altro Pirlo». Due specialisti dei calci piazzati: «Le mie punizioni? È questione di allenamento, non è mai facile. Tante volte sono fondamentali per sbloccare delle gare che sembrano chiuse».

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ANEDDOTI - Le sensazioni prima di scendere in campo. «Non è facile, quando usciamo dall’albergo e saliamo sul pullman penso già alla partita. Comincia tutto da lì. Poi quando inizio a giocare la testa diventa più tranquilla perché so che devo dare il meglio». E se la partita va male? «Una volta mi sono messo a piangere nello spogliatoio. Avevo 17 anni, ero in Argentina e avevo perso una finale. Non è più capitato». Infine la soddisfazione del primo gol in campionato allo Stadium, nel match contro il Chievo: «Un'emozione grandissima. Per fortuna poi è capitato tante altre volte».