TORINO - Moise Kean, sedici anni di talento e sfacciataggine, ha rotto un’altra barriera: primo del Duemila a sbarcare in Champions League. Con la Juventus, infatti, l’attaccante vercellese continua a mietere record. Dopo l’esordio in campionato, ecco quello di Siviglia, per contribuire al 3-1 finale che vale gli ottavi e mette una pietra pesante sul primato. Il tutto da sballo, pensandoci bene. Ma il ragazzo sa il fatto suo ed è ambizioso il giusto. Si limita a un post su Instagram: «Magic Moments. Debut. Champions League. Blessed. KMB9». Insomma, il marchio di fabbrica. E magari basta con i paragoni con Mario Balotelli, anche se le similitudini ci sono. Intanto, però, l’agente Mino Raiola gongola, piovono le offerte dall’estero e Beppe Marotta pensa la strategia per trattenere la punta 3.0. Il primo contratto da professionista? Ancora non può firmarlo e sevi il consenso di entrambi i genitori per qualsiasi destinazione. È a rischio perché piovono soldi su di lui ed è nel momento del limbo, e soprattutto i club della Premier tenteranno la “rapina”. La Juve vuole trattenerlo, puntando sugli stimoli, sul fatto che a Torino è già in una grande e con la promessa di un legame saldo e con ingaggio a salire. A quell’età, dice l’ad, i soldi non sono tutto…