TORINO - Fischiato e deriso in patria, osannato a Torino: è il doppio destino di Gonzalo Higuain, che sta ottenendo grandissimi riconoscimenti con la maglia del club rispetto alla debacle con quella della Nazionale.
Poco male, avrà pensato Massimiliano Allegri, per la panchina iniziale del Pipita l’altra sera nella sfida di qualificazione mondiale contro la Colombia: vorrà dire che rientra meno stanco dall’Argentina e, soprattutto, arrabbiato il giusto per affrontare con la cattiveria agonistica il terzo ciclo di ferro dei bianconeri che si concluderà il 23 dicembre in Qatar con la Supercoppa italiana e che include la doppia sfida di Champions contro Siviglia e Dinamo Zagabria, dove staccare la qualificazione, il derby e il big match contro la Roma.
Avere Higuain carico per sconfessare le critiche che gli sono piovute in Argentina dopo essersi mangiato qualche gol di troppo e dopo la brutta sconfitta contro il Brasile dello scorso week-end è sicuramente un’arma in più per i bianconeri.