TORINO - E’ bastato un quarto d’ora scarso a Paulo Dybala per salutare Carlitos Tevez: un rigore e via, 2-0 alla Sampdoria nel giorno della festa scudetto, con sorpasso all’Apache, per il 22° gol della Joya juventina in 45 partite alla prima stagione. Il sesto penalty messo a segno certifica lo straordinario impatto del bomber argentino nella spaventosa rimonta dei campioni d’Italia: 18 reti nella sola Serie A per il bianconero. Meglio di campioni come Roberto Baggio, David Trezeguet, o Zlatan Ibrahimovic, e pazienza se Omar Sivori, John Charles e Michel Platini gli stanno davanti. Paulo ha tutta una carriera davanti per raggiungere gli altri “mostri” della storia juventina. Ma non finisce qui: il bello è che Dybala ha ancora a disposizione la finale di Coppa Italia del 21 maggio a Roma contro il Milan per aggiornare il curriculum personale. Dategli un pallone e lui lo trasformerà in gol. A Dybala però non basta e prima della fine dei 45 minuti iniziali infila anche il 19° gol in campionato, il23° stagionale, con un tiro di sinistro che spiazza il portiere avversario.

"MORATA VUOLE LA JUVE E LA JUVE VUOLE MORATA"