TORINO - Paulo Dybala lavora a Vinovo per esserci contro l’Empoli. Ma resta il rammarico per aver saltato i match con l’Albiceleste. «Sono quattro anni che non giocavo nella mia Provincia. Era un sogno tornare nella mia provincia , peccato. Sono molto triste e arrabbiato per questo, però so che ci saranno altre opportunità». E il cinguettio conferma. «Tante emozioni: felice per la vittoria della Selección, triste che salto la partita nella mia Córdoba, determinato a Vinovo per tornare presto!». Si conferma amico di Morata: «E' una gran persona, ora siamo amici. Quando io ero al Palermo e lui alla Juve mi fece un intervento molto duro, ma nonostante ciò ora siamo amici». Lasciata l'Argentina, ora si concentra sulla Juve per lo sprint scudetto, senza dimenticare la finale di Coppa Italia.
LA PRIMA VOLTA - Aveva solo 11 anni ma già con il futuro davanti e le idee chiare. E’ il momento chiave della carriera di Paulo Dybala. Ecco il documento della Liga Cordobesa de Fútbol: la sua prima firma come giocatore dell’Instituto. La sua firma e quella di Adolfo e Alicia, i genitori. Fu accettato dopo un provino con Santos Turza, il mago dei talenti. Turza ricorda che Dybala arrivò con una maglia del Boca e bastarono pochi movimenti per convincere. E alla Juve, sono bastati pochi mesi per fare innamorare tutti col suo sinistro alla Sivori.