TORINO - E vai con il tormentone allegriano, allora, di nuovo: circa un gioco che può ancora migliorare, circa una evoluzione tecnica che non è ancora giunta a compimento. Ormai è un mantra, da parte d'un Conte Max che non s'accontenta mai...

DISCESE E SALITE - Non è poco perché da qui alla fine della stagione, verosimilmente, capiteranno altre partite in cui non sarà tutto in discesa. E la prestazione di ieri ha dimostrato che anche in quei casi Paul Pogba e compagni potranno provare a far leva sul carattere, sulla determinazione, sull’agonismo.

GIOCO DELLE COPPIE - Una determinazione che peraltro, evidentemente, è frutto anche di una determinata gestione dello spogliatoio a quanto pare azzeccatissima. Sul filo del rasoio, in equilibrio tra frizioni e liti interne, da una parte, oppure rendimenti massimali dall'altra frutto di stimoli e leale competizione. Il "gioco delle coppie" bianconere sta davvero dando buoni frutti, come dimostra l'intesa tra Simone Zaza e Alvaro Morata (a secco, ieri, ma comunque in grado di non far rimpiangere oltremodo Dybala e Mandzukic); come dimostra il buon rendimento di Sturaro, come dimostra la smania che ci mettono gli esterni, sempre in ballottaggio.

SEMPRE PRONTI - Ebbene quella necessità di farsi trovare sempre pronti riesce a compensare anche la lieve... ruggine da utilizzo a intermittenza e si tramuta in grinta e determinazione tipica di chi resta sul pezzo sempre e a prescindere. Non è un caso se da quando la Juventus, nel complesso, ha ritrovato stima in se stessa e ha trovato un assetto adeguato Fondamentale, ovviamente, per Allegri, sarà continuare a gestire al meglio duelli interni e motivazioni di tutti.

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