TORINO - La decima è una sinfonia bianconera. Poker di gol a Udine, difesa perfetta, attacco incredibile, centrocampo da sogno e senza Paul Pogba, per un giorno rimasto in panchina in vista dei mille impegni della Juventus tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Nello splendore all’inglese della Dacia Arena, Dybala fa il Tevez, Mandzukic è uomo ovunque, Khedira protegge, attacca e segna, Alex Sandro si inventa il gol di destro. Insomma, la decima vittoria consecutiva della banda Allegri è da applausi. Ecco la Joya: «Sono importante? Sono contento perché la punizione ha aperto la gara e poi abbiamo fatto una grande partita. Ho vissuto tanti momenti belli in carriera. Certo, adesso con la Juve fare gol e essere secondi in classifica fa diventare il presente importante per me. Un messaggio al campionato? Sì, dopo il Sassuolo l’avevamo detto. Dieci vittorie di seguito sono un bel filotto, e vogliamo continuare così. Ora la Roma: abbiamo perso all’andata e intendiamo rifarci». Da modello per Vogue a goleador, 13 reti in stagione più 7 assist: Dybala è il "Messi-a" della Juventus.
COL PIPITA - Ancora Dybala sulla sfida con Gonzalo Higuain, 20 gol in 20 gare: «Sappiamo che giocatore è Higuain, per fortuna l’ho conosciuto in nazionale, ho potuto vedere i suoi allenamenti e a me non sorprende quello che sta facendo. E' una grandissima giornata per tutti. Siamo secondi in classifica a due punti dal Napoli, sappiamo che mancano tante partite, però il campionato va veloce e dobbiamo continuare così. Sono contento perché la punizione ha aperto la partita, quindi, è servito a questo. Poi, la squadra ha fatto una grande partita e abbiamo giocato molto bene. Lo scudetto? Se devo dire una squadra, penso che adesso Napoli e Inter sono quelle che sicuramente lotteranno di più per il campionato. Ci sono anche la Roma e la Fiorentina, che sono lì, ma penso Napoli e Inter».