TORINO - «Ce ne andiamo a Berlino, ce ne andiamo a Berlino». Il coro si è alzato dagli spogliatoi del Bernabeu e ha fatto da colonna sonora della Juventus nelle settimane successive, fino alla partita di ieri sera al Bentegodi. Dopo essere stato suonato, cantato e ballato, adesso diventa realtà. Questa settimana i bianconeri si imbarcheranno su un charter diretto verso la capitale tedesca. Già, a Verona è partito l’ultimo giro di orologio: meno sei alla finale di Champions del 6 giugno. Conto alla rovescia scandito dagli scatti di Alvaro Morata, uomo europeo per eccellenza, che ieri non ha perso tempo: lasciato in panchina da Allegri, nel pregara del Bentegodi si è sciroppato un intenso allenamento con vista sul Barcellona assieme a Vidal e Chiellini.

Oggi riposo, domani Stadium - Prima la testa, poi i muscoli. L’operazione Triplete comincia, infatti, con un ultimo giorno di riposo. Allegri ha concesso la giornata di oggi libera ai giocatori: 24 ore di relax con mogli, fidanzate e figli per distrarsi prima dei giorni più importanti della stagione. La full immersion anti-Barcellona scatterà quindi concretamente soltanto domani. Il via allo Juventus Stadium, dove in mattinata Buffon e compagni sosterranno il primo allenamento mirato alla Champions. Un antipasto leggero, cui seguiranno tre giorni nella blindatissima Vinovo. E sarà lì, nel chiuso del centro sportivo bianconero, che Allegri e i suoi uomini metteranno a punto le strategie per imbrigliare Messi e gli altri extraterrestri del Barcellona. Il “Conte Max” è un allenatore pratico e pragmatico e il 6 giugno punta a presentarsi all’Olympiastadion con la Juve in formato titolarissima e il 4-3-1-2 della svolta europea.

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