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Juve, la stella d’argento si può mettere. Ma per il club non è ancora ufficiale

ANSA

Via libera di Lega e Figc, i bianconeri però aspettano ancora per l’annuncio, anche se Allegri ne parla via Twitter: «La coppa sotto le stelle di Roma, presto ne avremo un’altra in più» 

TORINO - E ora stella? Allegri l’ha sdoganata nel suo tweet post-partita. Aveva promesso una «bischerata», alla fine il tecnico juventino è stato quasi poetico: «Alziamo la #decima sotto le stelle di Roma! Sulla maglia presto ne avremo una in più, che non ha nessun altro! Che carattere questa #Juve!». Messo così sembra un annuncio, ma alla Juventus mantengono un filo di prudenza sull’argomento. Nel felice risveglio da doppiettisti, nessuno si sbilancia. La sensazione è che stiano aspettando anche la posizione di Adidas e che stiano ragionando sulle modalità dell’eventuale annuncio. Anche perché non è scritto da nessuna parte che deve essere proprio una stella, anche se milioni di tifosi stanno parlando quasi esclusivamente di questo e lo stesso Allegri la cita apertamente.

MISTERO - Insomma, resta un minimo di mistero, utile anche a creare l’attesa (il che sotto il profilo strettamente commerciale non guasta mai), ma sarebbe davvero clamoroso se la Juventus decidesse di non celebrare simbolicamente la conquista della decima Coppa Italia, che fin dall’inizio della stagione era spesso citata dallo stesso Andrea Agnelli come uno degli obiettivi a cui teneva in particolare.

VIA LIBERA - Per altro, dalla Lega fanno sapere che c’è ampia disponibilità ad accettare l’eventuale richiesta della Juventus a mettersi sulla maglia la stella d’argento (o un qualsiasi altro simbolo) per celebrare la “decima coppa”. E anche in Figc non hanno nulla in contrario. Via libera su tutta la linea, proprio come nel 1958, quando Umberto Agnelli, il papà di Andrea, si inventò la stella d’oro per i dieci campionati nel 1958. Raggiunto l’obiettivo, la Juventus di Charles, Sivori e Boniperti, venne insignita della “Stella d’oro” del Coni. Il Dottore, allora giovanissimo presidente juventino, ne fu talmente orgoglioso da volerla riproporre sul petto dei suoi giocatori. L’iniziativa ebbe uno strepitoso successo e suscitò un feroce spirito di emulazione da parte delle milanesi che raggiunta quota dieci titoli, misero in bella mostra la stella sulle rispettive maglie. A questo punto Andrea ha la possibilità di aprire una nuova pagina di storia, come il padre.
 

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