SITUAZIONE ROGNOSA - La Juventus di ieri non è parsa in brillanti condizioni fisiche, ma ha saputo controllare la partita e portare a casa un risultato solidissimo per affrontare il ritorno. Lo spettacolo di Dortmund aveva giustamente esaltato (e la speranza è quella di rivedere presto la verve agonistica del Westfalen), ma ieri sera la Juventus ha dimostrato una maturità da grandissima squadra e quel cinismo che spesso è stato elogiato in avversari europei che, anche nel recente passato, l'hanno battuta. Data una situazione di partenza ostica (Pirlo non in condizioni precarie, squadra leggermente giù di tono atletico, avversario rognosissimo), la squadra di Allegri ha gestito la situazione limitando allo zero i danni e segnando un gol preziosissimo.
COME IL CHOLO - Il paragone, anche un po' abusato negli ultimi tempi, con l'Atletico Madrid calza ancora di più alla luce del match di ieri sera. Non si può esaltare il miracolo del Cholo Simeone dell'anno scorso, scordandosi quante partite come quella di ieri sera hanno i giocato i suoi prima della finale.
MARTIAL E CRISTIANO - Brutta Juve? No, efficace. Semmai, se proprio le si vuole trovare un difetto, si può puntare il dito su una certa qual leggerezza nel perdere la palla a centrocampo, esponendo la difesa a pericolosi uno contro uno. Finché è Martial, Bonucci può metterci una toppa, quando si presenta Cristiano Ronaldo diventa tutto un pelo più difficile.