LA CHAMPIONS, PEREYRA E POGBA - Allegri poi si concentra sull'attualità: «Quando ho capito che avremmo passato il girone di Champions League? Ero molto fiducioso fin dall’inizio, ma sicuramente ho capito che saremmo andati avanti dopo il ritorno con l'Olympiacos e il #fiuuu. Il giocatore che si è più migliorato? Io credo che tutti abbiano fatto progressi nella gestione della partita: un nome sminuirebbe il lavoro degli altri. Il Monaco? Dobbiamo credere di andare avanti anche se la sfida contro i francesi non sarà affatto facile. Sarà una sfida molto più complicata di quello che sembra. Pereyra? Può migliorare in fase di realizzazione ma ha dato già tanto. Sono orgoglioso di come si è calato nella nostra mentalità. Pogba trequartista? Perché purtroppo è infortunato! Battute a parte, credo che dia il meglio nei tre di centrocampo. La regola fondamentale per legare con i giocatori? Sicuramente l'onestà perché è l'aspetto più importante in ogni rapporto. Come faccio a spronare campioni plurititolati? Bisogna saper toccare le corde giuste, ma sono aiutato da un gruppo che ha fame di vincere sempre. Le tre caratteristiche che non dovrebbero mai mancare in una squadra? Fame di vittorie, grande tecnica, fair play. Il 4-3-3 in futuro? I moduli contano relativamente, possiamo giocare a 3 o a 4 dietro e poi si cambia, ma sono dettagli. Quanto ha dato il Max calciatore al Max allenatore? Molto, perché solo giocando impari certe dinamiche. Avessi avuto la testa che ho ora forse sarei arrivato in Nazionale! Chi mi ha ispirato? Facilissimo... Galeone». Per quanto riguarda invece il suo staff Allegri riconosce: «Che ruolo ha il tattico Dolcetti? Un ruolo importantissimo, come tutti gli altri componenti del mio staff. Siamo giovani e motivati». Poi sui miglioramenti della squadra dal punto di vista tecnico: «Lavoriamo molto con la palla perché credo che le partite di calcio si giochino con la palla quindi dobbiamo sbagliare il meno possibile. Credo che attraverso gli allenamenti la squadra sia migliorata sulla base importante di quello che aveva già però con concetti diversi a livello di gioco stiamo facendo discretamente bene. La partita più bella? A Roma contro la Lazio». Inevitabile anche una battuta su Tevez e il gol fantastico contro il Genoa: «Cosa penso di quella rete? Che io non avrei saputo farlo! Battute a parte Carlitos non smette mai di stupire!».
LA JUVE E LA COPPA ITALIA - Allegri dice la sua anche sul difficile compito che aspetterà la Juventus in Coppa Italia. Ribaltare a Firenze il 2-1 dell'andata non sarà un compito facile per i bianconeri ma il tecnico crede nell'impresa: «La Coppa Italia manca da tanto e faremo di tutto per conquistarla. Possiamo ribaltare l’andata, #siamolajuve». Poi sullo Stadium: «Cosa provo quando ci entro? Stadi così belli se ne vedono pochi!». Chiusura sulla lettura e la musica: «Tempo per leggere ce n’è poco, ma ci provo. Musica sì, anche se non sono come i ragazzi, sempre con quei "cuffioni"! Cantare un pezzo dell'inno? La maestra di musica mi metteva sempre in fondo ma i ragazzi mi avevano avvertito..."Juve, storia di un grande amore...."».