L'EQUIVOCO - Chiarito anche l'equivoco degli scudetti revocati, che tanto ha scombussolato il popolo bianconero. L'intenzione di Conte non era avanzare illazioni su quelle vittorie o schierarsi con chi le considera frutto degli scandali di Calciopoli, anzi. Ma nella sua foga anticapelliana, il tecnico voleva sottolineare come proprio le battaglie calcipolari abbiano dato "valore" a quei titoli che altrimenti sarebbero stati archiviati in modo più anonimo, soprattutto per il gioco non esaltante di quella Juventus.
L'EUROPA - La società, quindi, sta con il tecnico e lo spalleggia come sempre. Anche se più che a Capello, al caso Giovinco, ai tifosi, alla "puzza" in casa d'altri e ai giornalisti nemici, la Juventus preferisce pensare alla partita di giovedì contro il Trazbonspor. L'Europa League è un obiettivo a cui tengono moltissimo tutti. Conte per primo.