La Redazione lunedì 9 febbraio 2015, 14:20
MILANO - «
La moviola non si può alterare, ma il regista deve mostrare tutto e in maniera tempestiva»: parola di Carlo Sassi, ex giornalista Rai che nel 1969 la introdusse in tv alla Domenica Sportiva e negli anni ha visto aumentare la qualità degli strumenti tecnologici e mai calare il livello delle polemiche, fino alla bufera fra
Milan e Juventus per il replay dell'azione del gol segnato da Carlos Tevez sabato sera a Torino. «
Non conosco il caso specifico», è la premessa di Sassi, che non ha visto le immagini televisive al centro del contendere ma di un fatto è certo: «
Non si possono alterare», ha assicurato all'ANSA l'inventore della moviola, ispirato in un derby di Milano del '67 da un gol di Rivera che, visto e rivisto fotogramma per fotogramma, risultò non valido perché la palla aveva fatto saltate la calce della riga di porta. Ancor più famoso è l'episodio del gol, in fuorigioco ma convalidato, del romanista Turone in una sfida scudetto con la Juventus nel 1981. Nel 2013 Sassi ha rivelato che «
a Roma con un marchingegno particolare e non perfetto, dimostrarono che non era fuori gioco. Ma non era vero». È possibile che accadano ancora casi di manipolazione delle immagini? «
No. All'epoca c'era una sola telecamera e si faceva tutto a occhio, non c'era la linea virtuale del fuorigioco. Ora si usano una trentina di telecamere - ha notato l'ottantaseienne milanese -
Regista e moviolista, però, devono far vedere l'azione discutibile da tutte le inquadrature possibili in maniera tempestiva. Per il resto, la moviola non si può alterare». Per Sassi la tecnologia in campo «
si può utilizzare solo sulla linea di porta, perché il gol è una situazione oggettiva. Il resto è tutto discutibile. La moviola post gara - ha aggiunto -
ormai serve solo per chi sta allo stadio: gli spettatori a casa hanno tutti i replay e i rallenty del mondo. Ma tanto alla fine il tifoso resta della sua prima idea. D'altronde la polemica è il sale del calcio, sennò cosa si farebbe la domenica sera e il lunedì?».