Secondo Ljajic, rimasto a Trigoria ad allenarsi dopo l'esclusione dalla Serbia decisa dal ct Dick Advocaat ("ha deciso di non chiamarmi, non posso farci a, è un problema suo, non mio, però se mi convoca sono sempre pronto a giocare per la mia nazionale"), la Roma quest'anno è "mentalmente più forte" rispetto alla passata stagione. "Giochiamo il più bel calcio in Italia e in questo momento siamo i più forti - aggiunge l'attaccante -, però dobbiamo dimostrarlo in campo e dare il nostro massimo per provare sempre a vincere". "Andiamo avanti, ci sono ancora tante partite da giocare e può succedere di tutto - spiega Ljajic -. Dobbiamo fare il meglio possibile ogni settimana, dare il massimo, giocare con la testa fredda perché in questo momento c'è un clima un pò particolare, ma abbiamo voltato pagina, ora pensiamo al Chievo".
Secondo Ljajic, rimasto a Trigoria ad allenarsi dopo l'esclusione dalla Serbia decisa dal ct Dick Advocaat ("ha deciso di non chiamarmi, non posso farci a, è un problema suo, non mio, però se mi convoca sono sempre pronto a giocare per la mia nazionale"), la Roma quest'anno è "mentalmente più forte" rispetto alla passata stagione. "Giochiamo il più bel calcio in Italia e in questo momento siamo i più forti - aggiunge l'attaccante -, però dobbiamo dimostrarlo in campo e dare il nostro massimo per provare sempre a vincere". "Andiamo avanti, ci sono ancora tante partite da giocare e può succedere di tutto - spiega Ljajic -. Dobbiamo fare il meglio possibile ogni settimana, dare il massimo, giocare con la testa fredda perché in questo momento c'è un clima un pò particolare, ma abbiamo voltato pagina, ora pensiamo al Chievo".