POLI OPPOSTI - Il prodotto finale è pressoché identico - la Juve ha vinto 5 partite segnando 10 gol senza subirne alcuno, la Roma realizzandone 9 e incassandone appena uno -, ma raggiunto seguendo due strade per molti versi assai differenti. A partire dal modulo adottato: se Allegri fino a questo momento non ha voluto derogare dal 3-5-2 di contiana memoria, Rudi Garcia ha proseguito lungo la strada battuta fin dai primi giorni del suo insediamento nella capitale riconfermando il 4-3-3. Un assetto che fa sì che i bianconeri concedano meno: Buffon ha infatti una media di parate (regolarmente decisive) per incontro che si attesta a 1,6. De Sanctis, invece, è impegnato il doppio del collega e compagno di Nazionale (3,2 interventi ogni 90’). Sbaglia di grosso, poi, chi pensa che la Juve si affidi eccessivamente ai lanci per far ripartire l’azione: alle 54 battute lunghe dei bianconeri si contrappongono i ben 67 lanci della Roma (queste e altre statistiche - come il dato relativo alle giocate utili in area di rigore, 29 per la Juve, 21 per i giallorossi - si trovano a corredo della pagina).
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