QUELLA DOZZINA - La Juventus aveva sborsato una dozzina di milioni per riportare a casa, da Parma, il proprio piccolo funambolo, che in gialloblù aveva lucidato se stesso come mai. Il nuovo problema si è già materializzato a gennaio. Dopo il casotto interista Vucinic-Guarin , appurate anche le scarse possibilità di fare cassa altrove con la partenza del montenegrino, la società bianconera mise sul mercato in extremis Quagliarella e Giovinco. L’idea di base era far fuori il primo dei due, potendo scegliere. Ma il centravanti partenopeo s’impuntò: «Non voglio andarmene, ne ho diritto, parla il contratto fino al 2015». I no ai diversi corteggiatori, dalla Lazio in giù, fioccarono in rapida sequenza. Così, molti dei club che già ci avevano provato con Vucinic e Quagliarella tornarono alla carica proprio per Giovinco. Ma anche in questo caso senza sfondare né dalle parti della Juve né sul fronte del giocatore, dal contratto anch’esso in scadenza nel 2015. La stessa Lazio e poi il Genoa, per esempio. Ma pure la Formica disse no. E rimase. Quinto di sei attaccanti. Sesto diventò Quagliarella. Anche perché le vere polemiche intestine si originarono attorno al suo caso. Leggi l'articolo completo su
QUELLA DOZZINA - La Juventus aveva sborsato una dozzina di milioni per riportare a casa, da Parma, il proprio piccolo funambolo, che in gialloblù aveva lucidato se stesso come mai. Il nuovo problema si è già materializzato a gennaio. Dopo il casotto interista Vucinic-Guarin , appurate anche le scarse possibilità di fare cassa altrove con la partenza del montenegrino, la società bianconera mise sul mercato in extremis Quagliarella e Giovinco. L’idea di base era far fuori il primo dei due, potendo scegliere. Ma il centravanti partenopeo s’impuntò: «Non voglio andarmene, ne ho diritto, parla il contratto fino al 2015». I no ai diversi corteggiatori, dalla Lazio in giù, fioccarono in rapida sequenza. Così, molti dei club che già ci avevano provato con Vucinic e Quagliarella tornarono alla carica proprio per Giovinco. Ma anche in questo caso senza sfondare né dalle parti della Juve né sul fronte del giocatore, dal contratto anch’esso in scadenza nel 2015. La stessa Lazio e poi il Genoa, per esempio. Ma pure la Formica disse no. E rimase. Quinto di sei attaccanti. Sesto diventò Quagliarella. Anche perché le vere polemiche intestine si originarono attorno al suo caso. Leggi l'articolo completo su