Pressioni politiche per l’Apache ai Mondiali Anche la Federazione argentina spinge il ct.
Il governatore di Buenos Aires, candidato alle presidenziali: «Voglio che Sabella lo convochi. Ha una grinta tremenda, nessuno onora la maglia come lui»
La Redazione mercoledì 5 febbraio 2014, 09:44
TORINO Carlitos Tevez insegue il primo gol del 2014, ma dall’altra parte del mondo c’è un popolo che ha molta meno pazienza di lui. Non è una questione di reti, ma di Mondiale. Vederlo fare la differenza solo nella Juventus (dove ha segnato 12 reti) non basta più. L’Apache è reclamato in Nazionale. Il ct della Seleccion , Alejandro Sabella , si è abituato a critiche e striscioni. Non c’è stadio argentino senza un riferimento al ritorno del jugador del pueblo nell’ albiceleste , da dove è stato estromesso nel 2011 per ragioni mai chiarite. Il termometro è sempre più caldo, in Sud America. All’insurrezione popolare si sono aggiunte pressioni politiche sempre più insistenti. L’ultima è di Daniel Scioli . Il rampante governatore di Buenos Aires, candidato alle elezioni presidenziali del 2015, in Argentina è considerato uno dei personaggi più influenti. Su Tevez non ha avuto bisogno di ricorrere ad acrobazie diplomatiche o giri di parola. E’ andato giù piatto, proprio come l’Apache in campo. «
Voglio che Tevez venga convocato». Un assist al campione di Fuerte Apache e anche alla Juventus che, conoscendo quanto Carlitos tiene alla Nazionale, può soltanto guadagnarci dalla situazione.
SMS AL CT Scioli, nel suo discorso, ha chiamato in causa direttamente Sabella. «
Conosco Carlitos personalmente, è un’ottima persona. E dal punto di vista calcistico lo conosciamo tutti: ha una grinta tremenda e onora la maglia dell’Argentina come nessun altro. Lo voglio al Mondiale, ha un’empatia fantastica con la nazionale. Con Tevez sono certo che riusciremo a toglierci delle soddisfazioni in Brasile». Sabella non ha replicato, ma stando a quanto filtra da fonti argentine è sempre più in difficoltà. La patata è bollente, anche perché i big della Seleccion , da Messi in giù, nelle interviste porgono sempre la mano al numero 10 della Juventus.
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