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Barella con Inzaghi, l'Arabia fa tremare l'Inter! L'offerta mostruosa dell'Al Hilal

A pochi giorni dalla finale di Champions il calciomercato si infiamma e spaventa tutti i tifosi nerazzurri: i dettagli

Inzaghi e l'offerta dell'Al-Hilal

Fatto sta che l’Inter arriva all’appuntamento più importante dell’anno («Ci manca l’ultimo passo per coronare un sogno ed entrare nella storia») sul cornicione. Da una parte c’è la gloria, dall’altra una stagione senza vincere un titolo. Ma questo, secondo l’allenatore, non può e non deve essere discriminante: «So che la Coppa fa tutta la differenza del mondo, ma i ragazzi sono stati straordinari: hanno giocato 59 partite e hanno dato tutto in campo. Non abbiamo fatto scelte, non abbiamo mai cercato alibi e fatto un cammino entusiasmante in campionato, in Coppa Italia e soprattutto in Champions». Di questo e di molto altro - anche alla luce dell’offertona dell’Al-Hilal - si parlerà da lunedì: «La società mi conosce bene, è la stessa cosa accaduta in passato quando ero alla Lazio e pure quando ero all’Inter. Ci sono richieste da italia, dall’estero e pure in Arabia ma in questo momento è folle pensare a quello. Con tutti ho un grandissimo rapporto: ci siederemo il giorno dopo la partita, parleremo con un unico obiettivo che è il bene dell’Inter. E, se ci saranno tutti i presupposti, andremo avanti in armonia come gli altri anni. Io ho un contratto con l’Inter, sto benissimo qui, e il focus principale è l’Inter. Ma ora c’è la partita di sabato che va al di là di Inzaghi, Marotta, Ausilio...».

"Campionato difficile, cuore determinante contro il Psg"

Già: «Con il Psg il cuore sarà determinante e questa squadra l’ha sempre messo in campo. Da allenatore sono orgoglioso dei miei ragazzi: a Monaco ci saranno anche momenti di sofferenza ma dovremo affrontarli da squadra vera che ha già fatto una finale di Champions». Vincerla sarebbe il punto esclamativo per chiudere il quadriennio. «Questi ragazzi sono stati straordinari, abbiamo un gruppo fantastico con un grande senso di appartenenza. Non mi va di fare l’elenco della spesa di quanto è stato fatto. Venerdì, credetemi, non è stato un giorno semplice... È stato un campionato un po’ difficile da mandare giù perché potevamo fare qualcosina di più, nonostante tutto quello che c’è successo». Il chiodo, batte sempre lì. 

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