"Siamo rimasti tutti senza biglietti, in tanti pur avendone diritto. Le agenzie e i bagarini hanno biglietti in mano e li rivendono a 4mila euro e noi siamo senza. Poi danno dei bagarini a quelli della curva". Così uno degli storici leader della Curva Nord dell'Inter, Franco Caravita, ha spiegato la posizione del tifo organizzato nerazzurro durante la protesta sotto la sede del club. "Noi abbiamo preso le distanze da tutti quelli che sono in galera in questo momento perché quella gestione non fa parte della nostra storia, soprattutto della mia. Hanno detto che c'erano 18mila biglietti, a noi ne sono arrivati quasi zero - ha proseguito -. Ma la cosa grave è che tanta gente che aveva diritto ad averli, visti gli anni di abbonamento, non è stata accontentata mentre gente che è tesserata da poco li ha avuti. Non so l'Inter che gestione abbia fatto. Se andremo comunque? Io sarò presente da venerdì, senza biglietto. Incontrare la società? È il minimo", ha concluso.
La protesta sotto la sede
"Noi vogliamo solo tifare", è il coro urlato dalle diverse centinaia di supporter nerazzurri che questo pomeriggio si sono ritrovati sotto la sede dell'Inter in Viale della Liberazione a Milano, per protestare contro i pochi biglietti messi a disposizione dalla società per abbonati e Inter Club per la finale di Champions League il prossimo 31 maggio. "'Il vostro sostegno è fondamentale' poi ci lasciate a casa in finale. Questa ce la devi spiegare", lo striscione srotolato dai tifosi tra i fumogeni nerazzurri sotto la sede del club.