MILANO - Uno scudetto... buttato. Perché al netto della rabbia contro gli arbitri che approfondiamo a parte, ci sono dei dati incontrovertibili che non possono che far arrabbiare l'Inter con sé stessa. Ed è questa l'atmosfera che si respirava ieri ad Appiano. L’Inter è la squadra più forte del campionato, lo hanno dichiarato tutti gli avversari, per ultimo Baroni, lo ha dimostrato col suo percorso in Champions. A tratti la formazione di Simone Inzaghi ha mostrato il miglior gioco della Serie A, ha in organico giocatori che altri si sognano.
In Champions "fame" superiore
E soprattutto ha avuto più volte lo scudetto in mano, gettandolo al vento per distrazioni o un atteggiamento non paragonabile a quello mostrato nell’annata scorsa, quando i nerazzurri avevano una "fame" superiore, una voglia di sovrastare gli avversari e agguantare la seconda stella che non si è quasi mai rivista in questo campionato. Vuoi per lo spirito di rivalsa per la finale persa nel 2023 col Manchester City, vuoi per la consapevolezza di molti elementi della rosa di essere all’ultima occasione della carriera in Europa, la vera Inter in questo ’24-25 si è vista soprattutto in Champions, dove la soglia di attenzione è sempre stata alta, così come l’animus pugnandi rimarcato in quasi tutte le partite, Bayern Monaco e Barcellona su tutte.