La marcia trionfale dell'Inter in Champions League, per la seconda volta in semifinale nell'arco delle ultime tre stagioni, è scandita anche dal record di introiti. Mai, prima d'ora, la società milanese aveva incassato 113,5 milioni di euro di soli premi Uefa, ai quali devono essere aggiunti gli incassi delle partite casalinghe, culminati con i 10 milioni 61 mila 474 euro registrati il 16 aprile in occasione della partita con il Bayern. Si tratta del secondo botteghino di sempre per l'Inter (il primo, 12,5 milioni, scaturì dal derby con il Milan del 16 maggio 2023, semifinale europea) e del terzo assoluto per il calcio italiano. Grazie al montepremi di 2,5 miliardi di euro messo in palio dall'Uefa per la nuova formula della Champions, le squadre che arrivano sino in fondo vengono letteralmente ricoperte d'oro. L'Inter può confermare.
Ecco nel dettaglio, quanto ha guadagnato sinora nella campagna 2024/2025:
- Bonus partecipazione: 18,62 milioni di euro;
- Posizione in classifica: 9,7 milioni di euro;
- Quota europea: 24,02 milioni di euro;
- Quota non europea: 7,36 milioni di euro;
- Bonus risultati: 13,3 milioni di euro;
- Bonus 1°- 8° posto nella fase a girone unico: 2 milioni di euro;
- Bonus ottavi di finale: 11 milioni di euro;
- Bonus quarti di finale: 12,5 milioni di euro;
- Bonus semifinali: 15 milioni di euro;
- TOTALE: 113,5 milioni di euro.
Secondo operativo in utile
L'entusiasmante cammino della squadra si riflette sul bilancio societario e alimenta rosee previsioni in vista della chiusura dell'esercizio in corso, fissata al prossimo 30 giugno: all'orizzonte si profila il secondo utile operativo consecutivo. Lo conferma la situazione attuale rapportata al bilancio ufficiale al 30 giugno 2024, analizzato dal sito Calcio e finanza. L'Inter l'aveva chiuso con un rosso di 35,7 milioni di euro, in miglioramento di circa 50 milioni di euro rispetto al 2022/23 (perdita di 85,8 milioni). Il fatturato era stato pari a 473,2 milioni di euro (contro i 425,5 milioni di euro al 30 giugno 2023); i costi erano rimasti sostanzialmente stabili a quota 464,3 milioni (465,5 milioni nel 2022/23). Complessivamente, nella stagione 2023/24 la società aveva registrato 473,2 milioni di euro di ricavi, rispetto ai 425,5 milioni del 2022/23. La voce più corposa era scaturita dai diritti tv: 196,5 milioni di euro rispetto ai 174,6 milioni del 2022, incrementati grazie al ventesimo scudetto. I ricavi dalla gestione dei diritti da calciatori erano stati pari a 73,8 milioni di cui 65,8 milioni di plusvalenze, in particolare legate alle cessioni di Onana (42,4 milioni) e Brozovic (14,7 milioni). Voce per voce, i ricavi avevanosuperato i 112 milioni di euro. La differenza tra fatturato e costi era stata positiva per 8,9 milioni di euro (rispetto al -40 milioni di euro del 2022/23), primo risultato operativo in utile dal 2018. Il risultato ante imposte era stato negativo per 26,5 milioni di euro circa (con un impatto da 40,3 milioni di oneri finanziari rispetto ai 39,7 milioni del 2022/23), rispetto al -77,2 milioni del 2022/23. Il risultato netto è stato negativo per 35,7 milioni di euro contro il rosso di 85,3 milioni del 2022/23. I debiti complessivi erano scesi a 734,8 milioni di euro (807 milioni al 30 giugno 2023), calo legato in particolare alla diminuzione dei debiti verso soci, fornitori e per debiti tributari. L’indebitamento finanziario netto era invece pari a -277,1 milioni di euro, rispetto al -308,8 milioni del 30 giugno 2023, alla luce della liquidità di 100,5 milioni di euro.