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Lautaro batte cassa ma in Europa segna come un difensore: parlano i numeri

Marotta prova a far ragionare l'agente dell'argentino, che cita Haaland e Mbappé: le cifre dicono altro

Ieri si aggirava nei pressi della sede Alessandro Beltrami, procuratore di Nicolò Barella. Un fantasma, se paragonato ad Alejandro Camano, agente di Lautaro Martinez. Detto che non si registrano novità sul rinnovo del centrocampista (tutto fatto: le bottiglie sono già in ghiaccio e verranno stappate dopo l’assemblea dei soci del 4 giugno, discorso che vale pure per il prolungamento di Simone Inzaghi), l’atteggiamento tenuto dai due negli ultimi mesi spiega il malcontento dell’Inter nei confronti dell’argentino. A latitudini nerazzurre è infatti sempre più fondato il sospetto che Camano abbia giocato alle tre carte nel condurre la trattativa: inspiegabile altrimenti motivare l’ottimismo diffuso a piene mani dopo l’incontro di Madrid (dove sembrava mancassero davvero pochissimi tasselli per la fumata bianca) con il giustificato pessimismo di oggi. Perché - va detto - alle cifre chieste da Camano, un prolungamento triennale a salire fino ad arrivare a 16 milioni a stagione, è impossibile pensare di poter rinnovare il contratto. L’Inter fa già uno sforzo erculeo per arrivare a 10 mentre l’argentino - motivando la richiesta di un maxi aumento col fatto che l’ultimo contratto è stato firmato nel 2021 (da 6 milioni a stagione) - quella cifra, unita a un paio di milioni in bonus, la vede come base di partenza.

Presto l’Inter incontrerà nuovamente Camano, e ieri Beppe Marotta - premiato in Regione - ha toccato la corda del senso di responsabilità, perché Lautaro dell’Inter è capitano e giocatore più rappresentativo: "Lautaro ha grande senso di appartenenza a questa società, il che ci aiuterà sicuramente in questa trattativa. Non c’è assolutamente fretta, faremo con calma. Oggi ci sono priorità aziendali, come ben sapete, quindi queste 'problematiche' legate a Lautaro sono situazioni ordinarie che affronteremo a tempo debito". A oggi, non va esclusa l’ipotesi che tutto resti così com’è. In questo caso Oaktree - avendo l’argentino un contratto in scadenza nel 2026 - potrebbe rimandare il problema confidando nella grandissima professionalità sempre mostrata dal giocatore (nulla vieta che il rinnovo arrivi in autunno o a Natale).

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