Inter, la discesa di Zhang
L’imprenditore di Nanchino ha toccato il massimo nel 2010 chiudendo il report di Hurun al 7° posto, curiosamente nello stesso anno del Triplete dell’Inter, il punto più alto della storia nerazzurra quando al timone c’era ancora Massimo Moratti. Questa progressiva retromarcia è stata causata dalla ristrutturazione del gruppo Suning che ha dovuto aprire il suo azionariato a soggetti diversi dalla famiglia Zhang, costretta a lasciare il ruolo di controllore di maggioranza, conservando comunque un pacchetto significativo. L’effetto della pandemia in Cina, dove prosegue l’intransigente politica di contenimento “zero Covid” imposta in modo autoritario dal governo di Pechino, è particolarmente pesante per una catena di vendita al dettaglio di prodotti elettronici come Suning. E non bastano a compensare gli acquisti on line. Lo dimostra anche l’arretramento di Jack Ma, socio di Suning in molte attività: il creatore di Alibaba, abbonato al 1° posto, ora è 9° con ben 33 miliardi evaporati in due anni. D’altronde è la ricchezza complessiva del colosso asiatico a diminuire. Davanti a queste cifre, è inevitabile che prosegua la ricerca di nuovi investitori nell’Inter, avviata da quasi due anni e ora calibrata sul mercato americano.