MILANO - "Sono un ragazzo che combatte sempre: per i miei obiettivi, per quelli della squadra, per la felicità dei tifosi". Inizia così l'intervista di Lautaro Martinez sul Matchday Programme di Inter-Fiorentina. La sua infanzia, il tentativo con la pallacanestro, l'inizio dell'avventura nel calcio come difensore. Poi l'evoluzione ad attaccante: "Avevo già grande attenzione nei confronti del gioco. Un giorno un allenatore mi ha spostato in attacco, segnare è la cosa più bella del calcio". "Fin da piccolo ho coltivato le mie armi - racconta ancora Lautaro - la concentrazione massima, il non arrendersi, il lasciare tutto sul campo, l'aiutare al massimo i compagni. Cerco sempre di dare il 110% per questo club, per tutte le persone che lo amano, per la maglia nerazzurra". Sul rapporto con l'allenatore, il Toro conclude: "Conte mi ha dato fiducia: è una cosa importantissima e fondamentale, perché ha lavorato sulla mentalità di ognuno di noi. Lo apprezzo tantissimo, ogni giorno ci fa crescere". Infine alla domanda sul gol più bello con la maglia dell'Inter, Lautaro non ha dubbi: "Forse sono due, quello segnato in Champions al Borussia Dortmund e quello in amichevole all'Atletico Madrid".